martedì 21 luglio 2015

ACQUA PUBBLICA: il PD ed il Sindaco TANIA TELLINI tradiscono la VOLONTA' POPOLARE


Durante il  Consiglio Comunale di giovedì 16 luglio 2015 il Partito Democratico cadelboschese ha presentato un Ordine del Giorno sull’acqua pubblica in cui, sostanzialmente, si chiedeva a Sindaco e Giunta di NON RIPUBLICIZZARE l’acqua e di percorrere altre strade, cioè privatizzare il servizio idrico per i prossimi 25 anni. Ovviamente L’OdG è passato con i voti della maggioranza, in barba alla volontà popolare e alle promesse fatte in campagna elettorale.

Ai referendum sull’acqua pubblica del giugno 2011 i reggiani hanno votato così: 250.000 “SI” all’acqua pubblica, 10.000 i “NO“. Mai verdetto popolare fu più chiaro di così. Eppure, dopo 4 anni di menzogne, il PD ha gettato la maschera. I fatti: meno di un mese fa il Consiglio Comunale di Cadelbosco votava, all’unanimità (quindi anche la maggioranza PD!), un Ordine del Giorno di Rifondazione Comunista in cui si impegnava Sindaco e Giunta a procedere celermente verso la ripubblicizzazione dell’acqua; il giorno dopo i Sindaci del PD della provincia si riunivano a porte chiuse e, in ossequio ai desiderata di Delrio e Renzi, decidevano che l’acqua NON deve essere ripubblicizzata; il culmine dell’arroganza antidemocratica è stata raggiunta in occasione del Consiglio Comunale di Cadelbosco di giovedì 16 luglio: il PD ha presentato un OdG sull’acqua pubblica in cui si chiedeva a Sindaco e Giunta di non ripubblicizzare l’acqua, portando così INEVITABILMENTE alla privatizzazione del servizio idrico per i prossimi 25 anni. 
Tutto ciò, sottolineaimo, dopo l’OdG votato solo qualche settimana prima che andava nella direzione opposta: schizofrenia  o presa per i fondelli? Qualcuno si chiederà: “ma non hanno paura della reazione della gente?”…per il popolo che evidentemente non capisce nulla  hanno già elaborato una risposta fatta di cifre terroristiche (“rilevare l’acqua da Iren costa troppo”), di ipotesi fantasiose (“la normativa nazionale non è chiara”) e ”non vogliamo portare il comune al fallimento”…insomma lo fanno per noi! 
Peccato che lo studio sulla fattibilità del percorso di ripubblicizzazione commissionato ad una società indipendente, Agenia, (e pagato da noi), dice che la ripubblicizzazione dell’acqua si può fare, anzi, è un buon affare.
Portare l’acqua sotto controllo pubblico richiede un investimento aggiuntivo di circa 25 milioni di euro per avviare la nuova società pubblica. Tutto il resto sono mutui già in essere ereditati da Agac e Iren, che stiamo già pagando e continueremo a pagare con la nostra bolletta.

Mai ci stancheremo di ribadire (lo afferma perfino  Papa Francesco nella nuova Enciclica) che l’acqua è un bene essenziale per l’uomo e che non può essere oggetto di speculazione e mercimonio. 

Al sindaco Tania Tellini del Partito Democratico (vedete di non dimenticarlo alle prossime elezioni) va ricordato che molti altri comuni della provincia – sempre a guida PD -  hanno preso posizioni coerenti con la volontà popolare (i comuni pedemontani, Novellara ed altri ancora).  E restiamo ancora più stupiti nell’assistere ad un una seduta del Consiglio Comunale dove NON UN SOLO CONSIGLIERE DELLA MAGGIORANZA ha mai osato andare fuori dal coro. Da far invidia a Mangiafuoco

Bye bye Democrazia…

RIFONDAZIONE COMUNISTA CADELBOSCO DI SOPRA